Stefano Baldini, reduce da due gare internazionali con lo stesso piazzamento (il decimo), non ha ancora deciso le sue sorti agonistiche, combattuto tra il voler tentare un’altra stagione di un certo livello o ufficializzare il proprio ritiro.
“E’ vero – dice Stefano che appare comunque molto sereno – va un po’ a giornate. In certi periodi mi pare di star bene e mi viene voglia di continuare, in altri sono più perplesso. Adesso mi sto allenando su distanze brevi, vorrei correre bene in Giappone il 23 novembre e in Australia il 29. Poi mi metto a tavolino con Gigliotti (il suo allenatore, n.d.r.) e decidiamo il da farsi”.
– Due appuntamenti strani, i tuoi, uno pure in odore di azzurro…
“Sì, corro una maratona in staffetta con Caliandro, Floriani e tre ragazze; rappresentiamo l’Italia, ma ufficialmente non varrà come maglia azzurra. Si tratta della Ekiden di Chiba, una gara di buon livello e particolare nel suo svolgimento. Io e Caliandro corriamo dieci chilometri, Floriani cinque, così come due ragazze; la Sicari, chiuderà la maratona correndo i km 7,195. Poi in Australia avrò avversari fortissimi, fra tutti il keniano Wanjiru. Dal Giappone all’Australia il passo è breve, dovrò assorbire solo metà del fuso orario. Vorrei fare bella figura, non si sa mai che sia l’ultima gara…”
– Ma è vero che chiudete il negozio di articoli sportivi di Sant’Ilario?
“No, cioè sì, ma per riaprirne uno più grande a Parma, in via Montanara: l’inaugurazione c’è proprio domani pomeriggio ed io sarò là circa dalle 17. Sant’Ilario è scomodo, sia per Reggio, sia per Parma, in città credo ci troveremo meglio”.
– E a fine mese accompagni i podisti reggiani alla Maratona di New York…
“Sì, farò un po’ da chioccia per i tanti che non hanno mai corso una maratona e correrò anche con loro a Central Park. Risponderò alle loro domande su allenamenti, abbigliamento, alimentazione, spero di risolvere i loro dubbi e le loro paure”.
– Di palo in frasca. Un giovanotto della tua società, Damiamo Guerrieri, ha vinto il titolo italiano cadetti sui 2000 in 5’44”81. Come mai il record provinciale non era tuo?
“Damiano è molto forte, sembra un mezzofondista nato, non so se veloce o prolungato. Io comunque da cadetto correvo i 1200, e poi ho iniziato a correre forte da allievo. Il record era di Mauro Rurini, lui da giovane era veramente fortissimo”.
– Una Corradini Rubiera che non è solo Baldini…
“No, il vivaio inizia a dare i suoi frutti – chiude Stefano – a partire proprio da Guerrieri ma anche dalla marciatrice Francesca Cocchi. E poi mio nipote Eros e tanti altri: l’importante è che facciano un bel gruppo, siano legati e ci tengano ad andare avanti assieme. Si devono divertire, per il futuro agonistico c’è tempo”.(Claudio Lavaggi