Alla 35^ “Fusoloppet” (2.108 concorrenti, dei quali 434 agonisti ed 82 Promesse di Romagna) Michele Cacaci mette alla frusta i campioni affermati sui km 21,097 previsti dalla Podistica Avis, e col tempo di 1.08’48”, chiude secondo in rimonta, ottimo viatico in vista dei Tricolori Assoluti sulla distanza fra 7 giorni. Già prima della partenza il giovane forlivese ed il suo coach, Giorgio Reggiani, avevano dichiarato la tattica da attuare: prima metà ad andatura di 3’22”, fase finale a briglie sciolte. Così davanti al plotone di 434 competitivi emerge un coppia di marocchini conosciuti, Rachid Benhamdane ed Adil Lyazali (il quale da 2 mesi ha passaporto italiano), a dettare il ritmo staccati dal gruppo, con all’inseguimento prima l’ultratrailer Lucchese e poi il master marchigiano Gravante. Questo sino a metà del guado, quando è iniziato lo show di Cacaci, che come
previsto ha corso per undici chilometri col freno a mano tirato, veleggiando in quarta piazza insieme a Massimo Tocchio e Gaspari. Anche il terzetto dell’Edera Forlì alle loro spalle, composto da Benini, Camporesi e Ceccarelli, incrementa l’andatura con l’intento, poi riuscito, di guadagnare posizioni. Davanti intanto i due battistrada non sanno che Cacaci ha fretta e sta correndo a 3’09” ogni mille, rilevando Gravante all’inseguimento, così a farne le spese è il compagno di club Lyazali, che accusa un cedimento verso il terzo quarto di gara. Benhamdane (Up Policiano) si sente braccato ed accelera, portando a casa il successo in 1.08’38”, ma sudando sette camicie e voltandosi almeno una ventina di volte negli ultimi 500 metri, quasi da preda predestinata. Il Cacaci-pensiero sul palco: “Sono contento della mia prova, mi sento bene e domenica prossima a Verona punto a riconfermare almeno il bronzo Promesse (Under 23) del 2013 a Cremona e magari portare il personale ad 1.06’30” e tanti punti alla mia società nella graduatoria dei Societari di Corsa.” Ha idee chiare il ragazzo che nei 10 esami universitari già presentati vanta una media del 25,5, un campione anche negli studi. Lyazali chiude a 68” dal vincitore, ma difende il bronzo dalla rimonta di Massimo Tocchio (a 2’40”), Benini (a 3’01”), Camporesi (a 3’07”) e Ceccarelli (a 3’10”). Nelle categorie master hanno primeggiato i romagnoli Pianini (1.16’03”) tra gli M40-45, Valeri (1.15’58”) tra gli M50-55 ed Accalai tra gli over 60. Di ottima fattura anche la prova femminile con Ana Nanu (Gs Gabbi) in qualità di mattatrice, ma incalzata dalle esperte maratonete Aleksandra Fortin e Lara Mustat. L’ex nazionale rumena per intascare l’en plein nelle mezze maratone corse nel 2014 (S.Bartolomeo in Bosco e Zola Predosa le precedenti) è quindi costretta a tenere alte le cadenze ed all’attraversamento della linea bianca il display segnava 1.23’09”, con 1’19” e 3’04 di margine nei confronti della Nazionale Slovena e della cuneese. Appena giù dal podio una pimpante Fausta Borghini (a 3’49”), mentre tra le over 45 la spunta l’Orselli (1.33’33”) a scapito della Bernardelli (1.34’38”). Ultimo test per Andrea “Pelo” Di Giorgio in vista dell’ulteriore impresa, la Tarvisio-Courmayeur (1.204 km) stradale, trainando una slitta a ruote per 25 giorni, a scopo benefico
