26 Aprile, 2024

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Il medio di Fulvio Massini

Il medio di Fulvio Massini

Decisamente un grande mezzo di allenamento adatto soprattutto agli atleti evoluti e a chi ha maggiore sensibilità. E’ un allenamento dalla grande potenzialità. Chi riesce a fare bene il medio ha davanti a se un unico destino: andrà forte. Questo mezzo di allenamento è necessario a tutti i praticanti le specialità del mezzofondo prolungato fino alla maratona ed anche oltre. Lo potremmo definire un allenamento di collegamento,  di base.   Di collegamento  in quanto serve a fondere i mezzi di allenamento per lo sviluppo della resistenza aerobica, della  velocità aerobica massima (VAM) con quelli per la resistenza aerobica. Di base  perché se l’atleta non riesce a correre ai ritmi del medio, difficilmente riuscirà a correre bene e ad adeguate intensità  i lavori più veloci e di conseguenza non riuscirà ad ottimizzare le proprie prestazioni.  Letteralmente parlando  il medio può essere considerato come un mezzo di allenamento che si corre ad un andatura  che è più lenta di quelle  del corto veloce e più veloce di quella del lento. Se prendiamo come  riferimento la velocità di riferimento VR corrispondente alla velocità alla quale si corre producendo 4 millimoli di lallato,  il medio dovrebbe essere corso ad una velocità alla quale si producono circa tre millimoli di lattato. Se invece la  velocità di  riferimento  dovesse essere quella di “deflessione “ determinata  con il test di Conconi potremmo considerare come velocità del medio quella di 10” circa 

 più lenta rispetto a  quella di deflessione . Il medio è un allenamento, non dimentichiamolo, che allena ad una virtù importantissima che ogni buon mezzofondista  prolungato o corridore di lunghe distanze deve avere ovvero la pazienza.  La pratica del medio ti costringe a stare lì, a non mollare mentalmente, a tenere il ritmo  senza andare troppo forte, ma senza rallentare. La respirazione deve essere leggermente impegnata. Mai impegnata, mai facile . L’impegno cardiocircolatorio  deve essere avvertito. Correre il medio non è come andare a fare una corsetta di  piacere, il piacere arriverà insieme alla soddisfazione di aver fatto un buon lavoro.  Entriamo nel particolare e vediamo come si può applicare questo mezzo di allenamento. Mi piace distinguere il medio in tre diverse modalità esecutive _ a) il medio uniforme ; b) il medio progressivo; c) il medio con variazioni. Analizziamo un po’ i dettagli

 a) Il medio uniforme. In pratica è il classico medio  quello di cui vi ho accennato in precedenza. Si tratta di correre alla stessa velocità per un numero di km che varia in relazione alla distanza di gara. Chi corre i 10 km potrà arrivare a correre  fino a 12 km , chi fa la mezza fino ai 20 km ed i maratoneti fino anche ai 30 km. Per i maratoneti il medio viene a fondersi con il ritmo gara.

b) Il medio progressivo.   In questo caso in  genere si  gioca su tre diverse velocità che variano a seconda del tipo di gara. I km totali sono gli stessi indicati  in precedenza e le velocità andranno calibrate in relazione alla distanza da preparare. Ecco allora che lo specialista  di 10 km che dovrà arrivare a correre con una produzione di lattato ematico fino a 6-7 millimoli correrà  4 km alla velocità corrispondente alla produzione di  3  millimoli di lattatto, 4 km a quelle corrispondente a 4 millimoli e gli ultimi 4 a quella corrispondente a 5 millimoli . Lo specialista di mezza maratona correrà i 18 km così suddivisi:  3 km alla velocità corrispondente alla produzione di 2 millimoli, 9 km a  3 millimoli e 6 km a 4 millimoli..  Il maratoneta correrà i sui  30 km così suddivisi: 10 km alla velocità corrispondente alle 2 millimoli, 15 km alla velocità corrispondente alla velocità di 3 millimoli di  lattato e gli ultimi 5 km alla velocità di  4 millimoli.

c) Il medio variato.  Molto spesso mi è capitato di definire questo allenamento come il classico allenamento adatto allo sviluppo della resistenza alla potenza aerobica . Il medio nelle sue varie modalità è comunque adatto a sviluppare questa caratteristica. In particolare avremo quindi  che  lo specialista dei 10 km potrà correre  4-5  volte 1 km alla velocità corrispondente alla velocità  di  5-6 millimoli  recuperando  1 km  alla velocità di 3-4 millimoli di lattato. . Lo specialista della mezza maratona correrà invece  8 volte 1 km alla velocità di 4-5 millimoli  recuperando alla velocità di 3 millimoli. Il maratoneta potrà correre un totale di 24 km correndo 2 km a 2 millomoli ed 1 km a 4 millimoli. Bell’allenamento il medio vero ? a voi provarlo. Buon divertimento!!

nella foto Luca Poletto

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