07 Maggio, 2024

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TRAUMI MUSCOLARI DA STIRAMENTO

TRAUMI MUSCOLARI DA STIRAMENTO

Il muscolo, è un organo caratterizzato da 2 aspetti funzionali: capacità di accorciarsi del ventre(contrattilità) e capacità di allungarsi e accorciarsi passivamente, restituendo l’energia cinetica incamerata grazie al tessuto connettivo che lo ricopre, lo sostiene e lo delimita (elasticità).
Contrattilità ed elasticità, combinandosi, permettono al muscolo di svolgere le sue funzioni creando l’infinita possibilità di movimenti di cui l’essere umano e l’animale sono capaci. Come ogni sistema biologico, il sistema muscolare ha dei limiti di utilizzo, oltre i quali si produce un danneggiamento transitorio o permanente dello stesso.
Il trauma legato all’utilizzo, senza quindi azione di elementi esterni, è detto endogeno.
Viene distinto in gradi:
1° grado – elongazione: quando un muscolo è costretto ad allungarsi oltre la sua

capacità di resistenza elastica, pur non creandosi lesioni evidenti al livello visibile, si creano piccole raccolte di sangue (ematomi) e di liquidi (edema) nella sede del trauma che risulta dolorante, con accentuazione al contatto e sensazione di fastidio all’intero muscolo. La naturale capacità rigenerativa del corpo, attraverso il riposo è in grado di risolvere questo piccolo disturbo.
2° grado – stiramento o distrazione: rispetto all’elongazione, lo stiramento comporta la rottura di un numero (limitato) di fibre muscolari.
Si riconosce per il dolore improvviso e acuto , simile ad una frustata (tecnicamente detto “a colpo di scudiscio), limitato alla zona di lesione che non permette ulteriori movimenti del muscolo colpito.
Il trattamento medico comporta il riposo forzato con tutori o apparecchio gessato, l’uso di farmaci in grado di eliminare edema e tessuto fibroso di riparazione (fibrinolitici) e rilassanti del muscolo.
La ripresa dell’attività sportiva può avvenire solo dopo completa guarigione ed è importante sapere che il punto di rottura, a causa della cicatrice rappresenta un punto debole, a rischio di ulteriori rotture.
3° grado – strappo: la rottura sottocutanea dei muscoli avviene prevalentemente nei muscoli lunghi nella zona di giunzione muscolo tendinea (zona normalmente più debole) e comporta la recisione di un gran numero di fibre, distinguendosi in parziale o completa.
Il meccanismo più comune è rappresentato da una contrazione eccentrica (contrazione con contemporaneo allungamento del muscolo) violenta: salto da una certa altezza, corsa in discesa, balzi dai gradoni. Talvolta accade in partenze effettuate “a freddo” o a causa di lesioni minori mascherate da antidolorifici.
Si manifesta con dolore molto intenso e deformità con il tipico avvallamento nel punto di rottura. Si crea rapidamente una raccolta di sangue che tende ad espandersi verso il basso. L’impotenza funzionale è totale e perdurante. Il trattamento è necessariamente chirurgico e la riabilitazione lunga.
GIOVANNI LAZZARI

CHINESIOLOGO PROFESSIONISTA

dal sito www.correreecamminare.com

 

 

 

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