25 Aprile, 2024

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La dieta Mediterranea è Ko e va ridotta

La dieta Mediterranea è Ko e va ridotta

La dieta mediterranea deve essere ridotta del 30% rispetto alle calorie che apporta quotidianamente. L’indicazione di massima è che la dieta mediterranea sia considerata salutistica se e solo se l’apporto calorico complessivo non supera la 2000 calorie quotidiane, soglia oltre la quale hanno origine le malattie degenerative a carico dell’apparato cardiovascolare oltre che alle malattie metaboliche (diabete, sindrome X, sindrome metabolica etc). Questo è il messaggio lanciato in occasione della seconda giornata del P.A.N. (Prevenzione, alimentazione e nutrizione). La dieta mediterranea, classificata come tale oltre 50 anni fa è composta da pane, pasta, pesce, olio di oliva, frutta e verdura tuttavia, rispetto ad anni fa è necessario ridurre di un terzo il carico calorico . Una riduzione calorica dovuta alla vita di oggi che richiede un dispendio energetico minore. Assumere troppo calorie oltre a provocare un aumento di peso, sotto forma di massa grassa, può causare alcune forme di intolleranze alimentari, quali la celiachia.

Secondo il dott. Adolfo Panfili, presidente dell’Associazione Internazionale di Medicina Ortomolecolare (A.I.M.O) e delegato sindaco di Roma per la sanità delle Asl, l’assunzione alimentare di troppi grassi altera la funzionalità assimilativa intestinale. Una patologia però che, come nel caso dei carboidrati, può dipendere dal frumento , fonte di glutine e causa della malattia celiachia. Il dottor Panfili ha spiegato che dal 1974, viene utilizzato un ibrido di origine sudamericana radiologicamente modificato, con 4 nuovi aminoacidi che spesso non vengono riconosciuti nel codice dal sistema digerente intestinale, creando una normale reazione di intolleranza. Lo stesso Panfili sottolinea anche l’aumento esponenziale del numero di persone affette da celiachia, passate in 25 anni da uno ogni 2000 abitanti ad uno ogni 70-100, che in alcune zone della Sardegna sfiorano quota 40.

La malattia celiaca (MC) è a tutti gli effetti una malattia sociale (legge 4 Luglio 205, 123), glutine dipendente. Secondo i dati forniti dalla A.I.C. (Associazione Italiana Celiachia) i celiaci potenzialmente sarebbero in Italia 400.000 ma ad oggi ne sono stati diagnosticati solo 85.000 . Ogni anno nascono 2800 nuovi celiaci e vengono diagnosticati 5000 nuovi malati, con un incremento annuo del 10% .

Fonte
GJAV

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